Autocertificazione del diploma

Autocertificazione del diploma: come si fa e a cosa serve

Quando si partecipa a un concorso o si concorre per una posizione, capita di frequente di dover dichiarare il proprio titolo di studio.
Si parla pertanto di autocertificazione del diploma quando si compila un modulo all’interno del quale si afferma di aver conseguito il diploma, specificando spesso anno e istituto di appartenenza.
Le motivazioni e l’utilità dipendono dalla natura della domanda, solitamente serve a mostrare la propria idoneità e formazione.

In cosa consiste il diploma

Prima di autocertificare il diploma bisogna essere in possesso del titolo stesso.
Questo si ottiene nel caso in cui si terminino con successo tutti e 5 gli anni della scuola superiore, passando l’esame di stato finale con un voto che attualmente parte da 60 per la sufficienza e arriva a 100 per il massimo.
Nel caso in cui si fosse smesso di andare a scuola prima, è possibile recuperare gli anni persi ricorrendo a scuole e corsi specializzati, come ad esempio diplomarapido.it, che racchiude più anni in uno e consente di avere in mano il tanto ambito foglio di carta.
Il diploma può derivare da un liceo o da un’istituto professionale, quindi in alcuni format è necessario specificare la sua natura.
Il diploma di maturità, una volta che è stato timbrato e siglato dal dirigente scolastico, deve essere ritirato presso la segreteria della scuola e conservato.
Ciò avviene solo se viene pagata un’apposita tassa di rilascio.
Se ci si accorge che sono presenti degli errori formali sulla pergamena, è opportuno che vengano prontamente corretti in modo da poter esibire un documento valido e corretto.
Se viene smarrito l’originale, puoi richiederne una copia presso la segreteria.

A cosa serve l’autocertificazione del diploma di maturità

L’autocertificazione è un documento che viene solitamente richiesto in sede di concorso o di presentazione di alcune tipologie di domande.
Deve essere necessariamente accettata da tutti gli enti pubblici, come l’Amministrazione, il Comune, le Regioni e la scuola, senza che venga fatto alcun accertamento sullo scrivente.
Un funzionario che non accetta questo genere di documento sta contravvenendo alle regole e deve essere sanzionato.
Anche le società che gestiscono servizi pubblici, come ad esempio Enel o Acea, hanno l’obbligo di accettare l’autocertificazione, così come i provati a seguito del Decreto Legge n. 76/2020.

Chi può presentare l’autocertificazione del diploma

A presentare l’autocertificazione del diploma possono essere tutti i cittadini italiani, ma anche quelli provenienti dagli stati dell’Unione Europea.
Hanno lo stesso diritto anche quelli extraeuropei, a patto che esibiscano un valido permesso di soggiorno.
Si può presentare tale documento anche tramite email o fax, in quanto nessun funzionario ha il compito di autenticare la firma essendo una dichiarazione spontanea da parte del cittadino.

Come si compine un’autocertificazione del diploma

L’autocertificazione del diploma si compone di una prima parte che raccoglie tutti i dati anagrafici della persona, come nome, cognome e indirizzo.
La seconda parte prevede invece le informazioni relative al diploma stesso, come l’anno di conseguimento, l’istituto dove si è svolta la didattica, il voto e il tipo di indirizzo.
Il documento deve essere firmato ma, come detto, non è necessario eseguire alcuna autenticazione di firma, poiché si tratta di una dichiarazione resa spontaneamente e della quale risponde il cittadino stesso.

Per scaricare il modulo adatto all’autocertificazione del diploma basta visitare alcuni siti web di modulistica apposita, dove puoi trovare format sempre aggiornati che sono validi per la pubblica amministrazione, il Comune, le Regioni ma anche per i privati che necessitano del documento.