Arredare la propria casa: dove posso trovare idee originali?

Scegliere gli arredi giusti per la casa non è sempre semplicissimo, soprattutto quando desideriamo acquistare soluzioni originali ed innovative, utili a dare un tocco particolare ai diversi ambienti del nostro appartamento. Ci sono tantissimi elementi da valutare prima di scegliere gli arredi più adatti alle nostre esigenze, tra cui, la funzionalità e la qualità dei vari prodotti. In base allo stile scelto possiamo acquistare le soluzioni d’arredo più ottimali, scegliendole sia di persona nei negozi fisici o su internet.

D’altronde, è proprio su internet che possiamo trovare la prima fonte di innovazione per le nostre idee.

Idee originali per il tuo arredamento: dove trovarle sul web?

Al giorno d’oggi capita spesso di cercare qualsiasi tipo di informazione su internet e anche per il settore dell’arredamento il mondo del web offre la possibilità di trovare infinite proposte e idee originali per la nostra casa. Prima di scegliere, quindi, gli elementi d’arredo perfetti per il nostro appartamento possiamo cercare nuove idee sul web e restare sempre aggiornati sulle tendenze del momento. Alcuni siti web dedicati all’arredamento di bagni, esterni o interni come www.quarantaceramiche.it sono sicuramente un punto chiave da consultare quando si vuole dare un tocco innovativo al proprio appartamento. Grazie a siti web come questo possiamo trovare tantissime soluzioni perfette per gli arredi della nostra casa, ognuna delle quali si adatta ed esigenze e necessità differenti.

Oltre ai siti web, un’altra fonte utile possono essere i social. Su Instagram, ad esempio, il famosissimo social dove le immagini regnano sovrane, è possibile seguire tantissimi profili dedicati proprio al settore dell’arredamento. Grazie all’applicazione dedicata basta cercare i diversi interessi attraverso gli hashtag che servono, appunto, ad identificare e caratterizzare gli interessi comuni. Tramite l’hashtag, che funziona come una sorta di parola chiave, è possibile ottenere dalla ricerca relativa all’arredamento, oltre 400.000 risultati. Sono tantissime, infatti, le aziende produttrici di mobili, gli interior designer, gli architetti, gli appassionati d’arredamento e i rivenditori di mobili, che pubblicano ogni giorno idee nuove ed originali da cui trarre spunto per la nostra casa.

Le proposte d’arredo, inoltre, si differenziano anche in base allo stile che preferiamo, ad esempio, possiamo trovare soluzioni originali relative allo stile vintage, allo stile classico, moderno, rustico, e così via. Oltre ad Instagram, un altro social da cui è possibile prendere spunto per l’arredamento è Pinterest, piattaforma molto utilizzata tra gli appassionati del settore dell’arredamento e del design. Anche questo social, come Instagram si basa sulla pubblicazione di immagini relative ai diversi interessi comuni, dov’è possibile trovare idee originali per l’arredamento della cucina, del bagno, del soggiorno, della camera da letto, ma non solo, anche soluzioni di tendenza per gli ambienti esterni, come terrazzi o giardini.

Grazie a Pinterest possiamo anche prendere spunto sull’accostamento dei colori, troviamo, infatti, idee originali sulla scelta dei migliori complementi d’arredo, come tende, tappeti e cuscini. Un altro metodo veloce e pratico per cercare soluzioni d’arredo sul web è anche la classica ricerca su Google, in particolare, sul filtro “immagini”. Questo potentissimo motore di ricerca è capace di trovare velocemente tantissime immagini relative all’arredamento, aiutandoci nella scelta di soluzioni nuove, di tendenza e funzionali.

Elementi da valutare per la scelta degli arredi

Quando scegliamo gli elementi d’arredo per i diversi ambienti di casa, è necessario prestare attenzione non solo all’impatto estetico dei mobili, ma anche alla loro funzionalità e, soprattutto, alla loro dimensione. Uno dei principali obbiettivi da raggiungere è sicuramente quello di ottimizzare al meglio tutti gli spazi, senza creare troppo caos all’interno degli ambienti. Prima di acquistare i mobili che ci occorrono, quindi, è preferibile studiare con attenzione lo spazio dove collocarli, per evitare di commettere errori.

Un altro elemento da valutare è sicuramente quello relativo ai colori, la scelta delle tonalità giuste è fondamentale per donare alla nostra casa un aspetto gradevole e ordinato. Anche la scelta dei colori va fatta in base alle dimensioni delle diverse camere del nostro appartamento, ad esempio, è sconsigliato scegliere toni troppo scuri per ambienti molto piccoli. Infine, un elemento da non sottovalutare mai, quando si scelgono gli arredi per la casa, è lo stile da dare ai diversi ambienti.

A questo proposito, è bene sapere che, se si sceglie un determinato stile per una stanza, sarà necessario mantenere lo stesso anche per tutti gli atri ambienti. Ad esempio, se scegliamo uno stile d’arredamento classico per la cucina, è preferibile rispettarlo anche in camera da letto, in salone, in bagno, ecc.

Le migliori applicazioni da utilizzare su Windows

Windows rappresenta uno dei sistemi operativi migliori e maggiormente utilizzati nella realtà informatica. Non è un caso che sia tra i più scelti quando si acquista un computer, dal momento che la sua intuitività e la semplicità di utilizzo rappresentano alcuni dei marchi di fabbrica del sistema, in grado di offrire le migliori risposte sulla base di richieste e interrogativi di qualsiasi utente. Ovviamente, per semplificare l’utilizzo di Windows, esistono diversi programmi e applicazioni che possono essere utilizzati dopo un opportuno download. Per evitare di sovraccaricare la propria memoria, rallentando il corretto funzionamento del proprio computer, risulta essere necessario scegliere al meglio, selezionando solo le applicazioni migliori e prettamente funzionali alla propria attività. Ecco quali sono nel dettaglio. 

Google Chrome

La prima tra le migliori applicazioni che possono essere scelte per l’utilizzo corretto di Windows è sicuramente Google Chrome. Si tratta del browser maggiormente conosciuto e, allo stesso tempo, anche del sistema che permette di effettuare le proprie ricerche in modo semplice, veloce e programmato. Chrome presenta una serie di caratteristiche ideali che permettono di selezionare il proprio modo motore di ricerca preferito, le tipologie delle proprie ricerche, la gestione di cookies, informazioni personali e tanto altro ancora. 

Insomma, non si può certamente sottovalutare l’utilizzo di Chrome, che risulta essere ideale, per quanto esistano tanti altri browser che possono essere utilizzati, come Edge, Opera, Safari e tanti altri ancora.

Acrobat Reader

I PDF rappresentano una delle componenti più utilizzate per studio e lavoro; chiunque, nell’ambito del proprio percorso scolastico o professionale, se ne serve e, soprattutto, invia documenti per mail in formato PDF, che risulta essere non soltanto sicuro se non si vogliono veder modificate informazioni, ma anche esteticamente ideale per la presentazione di qualsiasi file o documento di testo. Insomma, non si può certamente fare a meno del formato del PDF e, per questo motivo, Acrobat Reader rappresenta la propria soluzione ideale. 

Se il visualizzatore presente all’interno del proprio computer non dovesse essere abbastanza o presente, la soluzione è rappresentata dal programma che può essere scaricato in modo semplice e veloce, senza rischi per il proprio computer e, soprattutto, mettendo a punto un download rapido che migliorerà sensibilmente la vivibilità dello stesso.

Malwarebyte’s

Windows è offerto a tutti i suoi utenti con un sistema di antivirus integrato, che permette di offrire una copertura non troppo estesa ma allo stesso significativa, se si fa grande attenzione nel campo della propria navigazione e nello scaricare o servirsi di programmi, siti e applicazioni. Molto spesso si va alla ricerca di un antivirus ricercandolo in piani premium piuttosto costosi o in pacchetti esageratamente grandi, ma la soluzione può essere rappresentata dal comodo ed efficace Malwarebyte’s, che offre tutte le potenzialità e le funzionalità adatte al proprio lavoro e alla propria esperienza su Windows. 

Grazie alla scansione accurata delle minacce e servendosi di un sistema di pulizia di errori, file corrotti o problematici, Malwarebyte’s migliora sensibilmente la propria esperienza ed elimina problemi e pericoli, a meno che questi non siano gravissimi e richiedano l’ausilio di una mano più esperta. 

I migliori software da utilizzare per la programmazione

La programmazione è una tipologia di esperienza che attiene, negli ultimi anni, sempre più spesso, e che porta tantissime persone a rapportarsi a una nuova esperienza che risulta essere ormai parte integrante non soltanto della vita lavorativa di numerose persone, ma anche della quotidianità di altre, che potrebbero risolvere le proprie problematiche sulla base di una piccola esperienza in tal senso. Esistono dei software specifici che portano a realizzare una metodologia di programmazione efficace, in grado di rispondere a tutte le possibili esigenze, oltre che programmi in grado di offrire competenze e strutture per effettuare la propria programmazione nel migliore dei modi. Ecco, dunque, quali sono i migliori programmi che possono essere utilizzati per programmare al meglio su Windows e Mac.

Visual Studio Code

Il primo tra i programmi che può essere utilizzato per programmare al meglio è Visual Studio Code; il programma in questione è stato sviluppato dalla Microsoft, rappresenta uno dei migliori programmi che possono essere utilizzati in tal senso e, soprattutto, è accessibile e gratuito per tutti, per quanto sia disponibile anche attraverso versioni a pagamento che offrono delle potenzialità e delle funzioni maggiori. Un’altra caratteristica positiva di questo programma è la sua accessibilità tramite browser, che dunque non rende necessaria una installazione all’interno del proprio computer. Il software, in generale, permette di supportare linguaggi C, Java, Ruby, HTML e PHP, oltre che altre tipologie di linguaggio di programmazione che possono risultare essere utili per la propria attività.

Total Edit Pro

Altro programma particolarmente importante, disponibile per gli utenti di Windows, è Total Edit Pro, un editor di testo utilizzato professionalmente che risulta essere particolarmente adatto a tutti coloro che vogliono lavorare come sviluppatori, e che hanno competenze necessarie in tal senso. Anche questo programma supporta la maggior parte dei linguaggi elementari della programmazione, oltre che altri linguaggi più specifici che possono servire per alcune tipologie di sviluppo, ma soprattutto è in grado di analizzare alcuni database specifici, come Oracle, attraverso una serie di funzioni avanzate che garantiscono anche controllo ortografico, editor di sintassi, completamento automatico del codice e tanto altro ancora. 

Al fine di utilizzare questo stesso editor di testo per la programmazione, bisognerà recarsi all’interno del sito ufficiale di Total Edit Pro, per poi avviare l’installazione dello stesso programma, al fine di utilizzare lo stesso; in questo modo, si potranno svolgere le principali funzioni  in modo totalmente gratuito.

Xcode

Avendo preso in considerazione un editor di testo per la programmazione su Windows, non può non essere considerato anche un programma specifico per la programmazione su Mac, che potrebbe essere piuttosto utile per tutti coloro che si servono di uno strumento di questa stessa casa di produzione. Il programma più indicato, in tal senso, è Xcode, strumento reso disponibile dalla Apple per la lettura e la gestione dei linguaggi di programmazione. 

Il programma non soltanto riesce a svolgere le principali funzioni che sono proprie anche delle altre applicazioni degli altri software che operano in tal senso, ma riesce anche a offrire un emulatore di iOS, per garantire un corretto funzionamento e una gestione ottimale delle applicazioni e dei siti internet che sono presenti in Mac. Ancora una volta, non ci sarà bisogno di scaricare necessariamente il programma, dal momento che questo stesso sarà raggiungibile direttamente all’interno della pagina web dello stesso, per poi accedere al programma semplicemente servendosi del proprio ID Apple.

Concentrarsi al meglio per imparare

Che tu stia studiano per un esame universitario o frequentando un corso online per imparare qualcosa necessario al tuo lavoro, avrai sicuramente capito che la facoltà di concentrarsi è una delle principali abilità richieste per facilitare l’apprendimento e migliorare notevolmente i propri risultati. Concentrarsi al meglio per imparare più velocemente può essere semplicemente molto comodo per avere più tempo per elaborare i concetti appresi e farli propri, oppure necessario e fondamentale quando si ha poco tempo per studiare oppure si devono recuperare velocemente concetti che vengono dati per scontati durante alcuni corsi ma che non sono necessariamente parte del bagaglio culturale di tutti.

In questo articolo vedremo come concentrarsi al meglio per imparare in maniera più efficiente: ci occuperemo sia dei metodi tendenzialmente più classici e conosciuti, sia quelli più particolari e meno conosciuto. Ad esempio, tratteremo dell’olio CBD, un derivato della canapa legale ancora non molto diffuso ma dai notevoli effetti benefici, che può essere acquistato in qualsiasi Weed Shop, anche online.

Come concentrarsi al meglio

Raggiungere la concentrazione ideale all’apprendimento può non essere affatto semplice, e , soprattutto, i metodi per farlo possono non essere efficaci su tutti: ognuno di noi funziona in maniera differente, e riescono a focalizzarsi su qualcosa in condizioni differenti, quindi non stupirti se alcuni di questi metodi ti sembrano non funzionare al meglio o non funzionare affatto su di te, semplicemente passa al prossimo metodo fino a quando non trovi quello efficace.

Per moltissimi individui un ambiente ordinato ed organizzato è assolutamente necessario per la concentrazione. Non dover cercare o pensare a dove si trovano gli oggetti in mezzo al caos, ma averli tutti bene in vista e pronti all’uso è di grande aiuto per molti studenti. Di contro, però, ci sono casi di persone che, invece, hanno bisogno di circondarsi di caos assoluto: fogli sparsi per terra da consultare rapidamente, oggetti e libri posti lontani dalla scrivania che si sta utilizzando in modo da alzarsi e camminare per raggiungerli sembra permettere di creare una sorta di percorso fisico grazie al quale si apprende meglio.

Allo stesso modo, anche il silenzio può essere di grande aiuto per concentrarsi: chi ha bisogno di studiare in un ambiente silenzioso spesso si dota di cuffie insonorizzanti o studia in luoghi estremamente silenziosi come le biblioteche. Di contro, c’è chi non riesce proprio a studiare se non è in compagnia di amici o non ascolta della musica.

Per quanto possa sembrare banale, un metodo che sicuramente aiuta a mantenersi concentrato è quello di pianificare il proprio studio in modo da poter fare delle pause che permettano di staccare e rilassarsi. Studiare per un lungo numero di ore, anche se si è stanchi, può addirittura risultare controproducente.

Metodi poco conosciuti per aiutare la concentrazione

Anche se, ormai, anche in Italia sta prendendo piede, non molti sono a conoscenza degli incredibili effetti positivi che la meditazione può avere sulla concentrazione. Per iniziare a meditare si può ricorrere ad app e video sul web che spieghino le basi di questa disciplina. Per favorire la concentrazione, rilassarsi è fondamentale, così come dormire a sufficienza: se non si riesce a distendersi completamente, oppure si dorme con difficoltà, si può ricorrere a dei prodotti come il già citato olio CBD oppure infusi e tisane rilassanti.

Come stimolare la coordinazione oculo-manuale nei bambini

La coordinazione occhio-mano è la capacità del nostro sistema celebrale di coordinare le informazioni ricevute attraverso gli occhi per controllare, guidare e dirigere le mani nell’esecuzione di un determinato compito, come scrivere a mano o prendere una palla.

La coordinazione occhio-mano utilizza gli occhi per dirigere l’attenzione e le mani per eseguire un compito.

In quest’articolo vediamo più nel dettaglio cos’è la coordinazione oculo-manuale e come stimolare tale capacità nei bambini piccoli (a partire dalla loro nascita fino ai 7 anni).

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Come preparare con efficacia gli esami universitari

Ci sono sempre varie attività che possono essere svolte separatamente o combinate per migliorare la propria esperienza all’università.

Ecco qui delle semplici linee guida su come preparare al meglio gli esami all’università.

Concediti abbastanza tempo per studiare

Crea un programma di studio che si adatti al tuo modo di studiare e non lasciare nulla all’ultimo minuto. Annota quanti esami hai, quante pagine devi imparare e quanti giorni ti rimangono. Successivamente, organizza le tue abitudini di studio di conseguenza.

Assicurati che il tuo spazio di studio sia organizzato

Assicurati di avere abbastanza spazio sulla scrivania per diffondere libri di testo e appunti. Anche assicurarsi che la stanza sia sufficientemente luminosa e la sedia abbastanza comoda sono punti da considerare. Presta attenzione ai dettagli che possono distrarti e rimuovili dal tuo spazio di studio. Assicurati di sentirti a tuo agio nel tuo spazio di studio e di essere in grado di concentrarti. Per alcune persone questo può significare silenzio completo, mentre per altri l’ascolto della musica aiuta. Alcuni di noi hanno bisogno di un ordine completo per concentrarsi, mentre ad altri piace studiare in un ambiente più disordinato. Assicurati che il tuo spazio di studio sia amichevole in modo che tu possa concentrarti completamente.

Utilizzare diagrammi di flusso

Gli ausili visivi possono essere particolarmente utili durante la revisione del materiale di studio. All’inizio di un argomento, scrivi tutto ciò che già sai sull’argomento. Più vicino all’esame, trasforma le tue note di revisione in un diagramma. In questo modo il ricordo visivo può aiutare notevolmente la tua preparazione durante l’esame.

Esercitati su vecchi esami

Uno dei modi più efficaci per prepararsi agli esami è esercitarsi con una vecchia versione degli esami precedenti. Inoltre, un vecchio esame ti aiuterà a vedere il formato e la formulazione delle domande e può essere utile come pratica per misurare il tempo necessario per il test effettivo.

Spiega le tue risposte agli altri

Con l’aiuto della tua famiglia e dei tuoi amici, potresti eccellere nel tuo esame. Spiega loro il tuo ragionamento sul perché hai risposto a una certa domanda in un certo modo.

Organizza gruppi di studio con gli amici

I gruppi di studio possono aiutarti a ottenere le risposte di cui hai bisogno e completare le attività più velocemente. Assicurati solo che il gruppo sia concentrato sull’argomento e che non si distraggano facilmente.

Fare pause regolari

Sono necessarie pause regolari affinché il cervello riacquisti la concentrazione. Non è la tattica migliore studiare lunghe ore perché la conservazione della conoscenza a lungo termine è quasi impossibile. La parte più importante dello studio è sviluppare una routine che si adatti al tuo stile di studio.

Pianifica la giornata dei tuoi esami

Controlla tutte le regole e i requisiti per l’esame. Pianifica il tuo percorso e il tempo necessario per raggiungere il tuo obiettivo, quindi aggiungi un po ‘di tempo libero. In questo modo affronterai la prova con meno ansia.

Bere molta acqua

Durante gli studi per gli esami e anche durante un esame, è consigliabile bere acqua. Rimanere idratati è vitale e aumenta il tuo umore generale positivo.

Metodo di studio universitario, qual è il migliore da adottare?

metodo di studio da adottare per studiare bene e velocemente all’università non è uguale per tutti. Questo perché ogni persona è diversa dall’altra e ogni studente ha delle esigenze e dei modi completamente diversi dagli altri, per non parlare poi dell’età. Scopriamo insieme i dettagli.

Il valore del silenzio

Silenzio assoluto o musica nelle orecchie? Non c’è una risposta univoca

C’è chi vuole il silenzio assoluto e chi, invece, studia con la musica nelle orecchie. Non c’è un sistema univoco, ovviamente, per tutti. Certo, diversi studi hanno dimostrato come un ambiente silenzioso possa essere, in via generale, più produttivo rispetto a quello con la musica.

Come capire qual è la soluzione migliore? Provarli entrambi e valutare. Va da sé che, ovviamente, se il suono non è derivato dalla tua canzone preferita probabilmente è come se stessi studiando a mezzo servizio.

Non fare tutto e subito

Una delle ‘usanze’ più comuni per gli studenti universitari è studiare all’ultimo. Nulla di più sbagliato

Chissà quante volte ti è capitato di studiare 300 pagine in 6 giorni, quelle che precedono l’esame universitario. E, in questi casi, hai commesso un errore molto grave. E ti spieghiamo anche perché.

Il fattore umano da considerare. Ci sta, più si avvicina l’esame e più stai con l’ansia. Che significa? Semplicemente che potresti non essere nelle condizioni migliori per imparare una materia. Non avresti, quindi, la lucidità necessaria. Ok, sappiamo cosa starai pensando: “Ma io non sono ansioso!”. Benissimo, allora passa alle righe successive.

Poco tempo per ripetere. Eh sì, perché se hai pochissimi giorni per studiare una materia completamente nuova, non hai il tempo materiale per poter ripetere. Non puoi imparare 300 pagine in 3 giorni, avendo anche la possibilità di ripetere come avresti voluto.

Le batterie si scaricano. Il cervello, così come il corpo umano, è una macchina. Alcuni aggiungono ‘perfetta’. Ma non è questo il punto. Se pensi di dire “va beh, io ce la faccio a studiare 12 ore consecutive”, sei fuori strada. Non ce la farai mai. O, quantomeno, arriveresti alla dodicesima ora in cui a stento riuscirai a leggere qualche pagina. Figurarsi a comprenderle.

Ecco, ti bastano questi motivi per studiare in tempo?

Organizza tutto ciò che ti serve

Dispense, libri, appunti: più ti organizzi e più tempo guadagni

Non hai mai pensato quanto un’ottima organizzazione possa farti guadagnare molto tempo? Sì, perché se la sera prima, ad esempio, ti posizioni tutto a dovere, potresti risparmiare minuti e, forse, ore preziose. Facciamo un esempio: tu studi sottolineando e, quindi, hai bisogno di un evidenziatore o di una matita. Benissimo, te li metti sulla scrivania già in ordine. Hai bisogno di un block-notes per prendere appunti? Stesso discorso. Pensaci: se lo fai la sera prima, quando hai finito di studiare, non ‘sprechi’ neppure un minuto del tuo tempo per studiare ma se lo fai la mattina stesso perderesti già, se ti va bene, 15 minuti. Vuoi finire più tardi o vuoi finire prima? Con un pizzico di organizzazione…

Parti dagli argomenti più difficili o più semplici

Stavolta la verità non sta nel mezzo. E ti spieghiamo perché

Qui ci sono due correnti di pensiero ed è davvero difficile stabilire quale sia la migliore. Anche perché dipende da ogni persona.

C’è chi, ad esempio, preferisce togliersi subito gli argomenti difficili. Del resto, questo ragionamento ha un senso: la mente è più fresca e, quindi, teoricamente potresti assimilare prima e meglio. Inoltre, anche ‘mentalmente’ saresti più propenso ad andare avanti poiché la stanchezza mentale andrebbe di pari passo con la facilità degli argomenti.

Dall’altra parte, invece, c’è chi dice che sia meglio togliersi subito gli argomenti più semplici per poi proseguire con quelli complessi. Il motivo? Per far carburare il cervello, per far togliere la ruggine di una dormita.

Come il diesel: si ‘usano’ argomenti facili per far sì che il cervello possa correre e andare alla massima potenza. Immagina di essere in auto e hai bisogno della chiave per accendere la macchina: ecco, gli argomenti semplici corrispondono alla chiave per accendere la vettura.

In questo caso, non ci sentiamo di darti dei consigli netti. Dipende molto da te. E tu, quali tecniche usi per studiare al meglio e preparare gli esami all’università?

Sconfiggere la paura di parlare in pubblico

Stai pensando da settimane a quell’incontro pubblico che devi avere necessariamente a cui non puoi dare forfait. Ti tremano le gambe al solo pensiero, cominci a sudare freddo anche se è inverno, pensi di non sapere in realtà sai già tutto.

Alt, stop, ferma. Fai un bel respiro e leggi questa guida su come sconfiggere la paura di parlare in pubblico. In questo approfondimento, infatti, ti daremo alcuni consigli da mettere in pratica sia prima dell’evento che hai che durante.

Segnateli, tienili bene a mente perché ti faranno risolvere il problema in maniera duratura.

Impara una nuova lingua

Imparare una nuova lingua può farti sconfiggere la paura di parlare in pubblico

Immaginiamo già la risposta:”Cosa c’entra imparare una nuova lingua con la paura di parlare in pubblico?”. C’entra, c’entra. Perché? Pensaci. Per imparare una nuova lingua devi praticarla, con anche, e soprattutto, degli sconosciuti. Quindi, dovrai per forza vincere la timidezza e parlare con persone che non conosci, altrimenti la lingua non la impari. Sì, perché se dialoghi sempre con la stessa gente poi ti abitui a quel tono di voce e ti risulterà difficile capire in maniera fluida cosa stanno dicendo gli altri. Non ci avevi mai pensato, vero?

Iscriviti a un corso di gruppo

Palestra, ballo o altro: tutto ‘fa brodo’

Primo punto per sconfiggere la paura di parlare in pubblico è battere la timidezza. E come fare? Certo, non puoi certamente pretendere che all’improvviso tu possa prendere le persone in mezzo alla strada e parlare tranquillamente. Probabilmente, non lo farebbe nemmeno un eccentrico o uno a cui piace dialogare. E, allora, come fare? Semplice, devi crearti le occasioni giuste. E le occasioni giuste le trovi iscrivendoti a un corso di gruppo. Palestra, ballo, corso di formazione: come abbiamo scritto nel sottotitolo, tutto ‘fa brodo’, l’importante è provare a parlare e inserirti nel contesto giusto. Te lo assicuriamo: una volta che tu ti sei sbloccato, dopo viene tutto completamente naturale. Inoltre, spesso, gli insegnanti fanno una cosa che all’inizio può sembrare quasi un’invasione di campo ma in realtà poi li ringrazierai. Cosa succede? Generalmente, il primo giorno fanno alzare le persone dalle sedie uno alla volta e dicono di presentarsi, rigorosamente in pubblico. Lì non puoi farci niente, anche se ti tremano i polsi, vorresti scomparire, essere una mosca, toccherà prima o poi anche a te. E, ti assicuriamo, che a parte i primissimi secondi d’ansia, dopo sarà tutto in discesa. Non ci credi? Provaci!

Cosa fare mentre stai parlando in pubblico

Alcuni segreti per non sentire la tensione mentre stai parlando in pubblico

Nei due paragrafi precedenti, ci siamo concentrati su cosa fare prima per poter poter sconfiggere la paura di parlare in pubblico. Ma, durante, come devi comportarti? Quali azioni devi intraprendere per non far vedere che stai tremando? Il primo consiglio è di NON guardare a terra, perché se una persona guarda a terra sta a indicare che in quel posto non vorrebbe starci. Pensaci: quando hai una discussione e sei in torto, la prima che fai è guardare a terra, quasi ‘piegandoti’ al volere di chi sta di fronte. Se non devi guardare a terra, dove devi guardare? Dritto a te, negli occhi dello spettatore. E se la sala è grande, puoi guardare anche a destra e sinistra ma sempre dritto negli occhi. Un altro suggerimento è di cambiare il tono di voce di tanto in tanto, a seconda di ciò che stai per dire. Cambiare il tono di voce non soltanto fa sì che tu possa attirare l’attenzione del pubblico (l’orecchio, quando per diverso tempo sente sempre lo stesso suono si abitua e fa in modo, anche inconsapevolmente, che tu lo senta sempre di meno) ma è anche una dimostrazione di essere in grado di governare il contesto e poterlo gestire come si vuole. E, soprattutto, coinvolgere di più chi ti guarda. Terzo e ultimo consiglio è…’zero curva’! Che significa? Che la postura è importantissima, quasi fondamentale. Devi essere dritto, come se tu fossi un tronco, non devi stare gobbo o con le spalle che tendono verso avanti. Devi dare l’impressione di essere autoritario e avere piena padronanza, anche se sotto sotto hai una grandissima paura. Del resto, basta semplicemente superare i momenti iniziali poi tutto verrà da sé e, anzi, scommettiamo che poi non vedrai l’ora di parlare nuovamente in pubblico!

Andare all’università: come affrontare le spese degli studi

Andare all’università. Croce e delizia di genitori e studenti. Croce perché i costi sono davvero tanti da un lato e, dall’altro, permette di capire come organizzare la propria vita. Delizia perché può aprire importanti spiragli nel mondo del lavoro e perché la soddisfazione di vedere un risultato concreto dopo anni di sacrifici è innegabile. Però, come affrontare le spese degli studi? È innegabile: l’università ha dei costi tra fitto (se sei uno studente fuorisede), tasse libri e trasporti. Ecco, quindi, tre suggerimenti per attutire i costi.

Il primo è farsi prestare i libri e studiare ‘in comunità’: il book-sharing, infatti, può essere usato anche per motivi di studio e non solo per diletto. Condividere i libri, per dimezzare le spese. Ecco la prima delle tre idee che ti suggeriamo per poter rendere più sostenibile, dal punto di vista economico, la carriera universitaria. È una tecnica perfettamente legale, non c’è nulla di strano. Come fare? Semplice: si acquista un libro per due persone e ti organizzi con gli esami. Magari tu lo dai alla prima sessione e il tuo amico alla seconda, studiando dallo stesso libro. In questo modo, se un testo costa 40€, il costo scenderà a 20€. E considera che stiamo parlando di almeno 3 anni universitari. Fai questo ragionamento per ogni esame e capirai quanti euro potresti risparmiare. Sicuramente, ci pagherai qualche mese di affitto. Oppure, ma immaginiamo che tu lo faccia già, puoi anche comprare libri usati, se non a metà prezzo, almeno ai 3/4 del costo originale. Mediamente, risparmi almeno 10€ per ogni volume. Non male, insomma.

Un’altra soluzione è ‘sfruttare’ i prestiti per i non lavoratori, ovvero quella tipologia di finanziamenti che possono prendere anche gli studenti o chi non ha una busta paga. Ovviamente questa è una particolare forma di finanziamento che è dedicata ad alcune fasce di popolazione, come quella, appunto, degli studenti universitari. Copiando il modello americano – dove le rette sono altissime e tante famiglie ricorrono a dei prestiti per far studiare i propri figli -, anche alcuni istituti di credito fanno sì che la ‘cinghia’ del prestito si allenti in qualche modo a favore dei ragazzi. Nella migliore delle ipotesi, infatti, puoi restituire il prestito o dopo esserti laureato, in modo da farti proseguire il tuo percorso di studi con tutta la tranquillità necessaria, oppure dopo aver trovato un’occupazione. E, in alcuni frangenti, le rate sono proporzionate al tuo stipendio, in base a delle percentuali. Un’altra opzione può essere anche quella di fare dei prestiti dedicati ai non lavoratori ma ‘sfruttando’ un garante, che può essere anche il genitore. In questo caso, i tassi sono molto vantaggiosi ma dovrai cominciare a pagare le rate immediatamente. Come puoi immaginare, se qualcosa dovesse andare storto a pagare sarà il garante.

La terza e ultima opzione è quella di trovarti un lavoro part-time (NON full-time!).

Per appianare le spese, un lavoro part-time può essere una delle soluzione. Ma non deve occuparti tutta la giornata. Di studenti lavoratori ce ne sono tantissimi, ed è inutile stilare una casistica del genere. Questo perché un’occupazione part-time è una soluzioni più gettonati e che permettono almeno di pagare i libri e le tasse universitarie. Quest’opzione, però, nasconde anche un rovescio della medaglia che può incidere nello studio: lavorare part-time occupa, nella migliore delle ipotesi, almeno 3 ore al giorno e, se non abiti vicino la luogo di lavoro, possono diventare tranquillamente 4 o 5, soprattutto se vivi in una metropoli. Ore che vengono sottratte allo studio: anche se tu, dopo il lavoro, volessi metterti a studiare non sarai mai al 100% delle tue energie con il rischio, quindi, di dover andare a rilento con gli esami. In virtù di ciò, ti sconsigliamo – nel percorso universitario – un’occupazione full-time, a meno che non sia obbligatoria nel percorso accademico e che non sia funzionale per ciò che andrai a fare dopo. Già lavorando solo qualche ora al giorno avrai delle difficoltà, figurarsi per le canoniche 8 ore (escluso il tempo per andare e tornare). In ogni caso, però, con l’università che di anno in anno sembra costare sempre di più, sta diventando quasi imprescindibile affidarsi a qualcosa e non poter, quindi, concentrarsi solo sullo studio. Con tutte le conseguenze del caso.

Come aumentare la propria concentrazione

Non hai passato quell’esame perché non eri riuscito a trovare quella concentrazione giusta che cercavi. Il lavoro non sta andando bene perché il tuo habitat naturale non è il contesto in cui ti ritrovi perché non riesci a concentrarti al meglio. Non hai passato quel colloquio a cui tenevi tanto perché ti è mancata, appunto, la concentrazione.

Se ti è capitato una di queste situazioni o, comunque, quando ti è mancata la concentrazione che non ti ha fatto raggiungere l’obiettivo, non preoccuparti. In questo approfondimento ti diremo come aumentare la propria concentrazione con piccoli e semplici trucchi del mestiere. Sei pronto? 

Gestisci bene il tuo tempo

Il tuo tempo è prezioso e va gestito bene, ecco come

Chissà quante volte hai sentito questa frase: “Gestisci bene il tuo tempo”. Già, ma che significa? Sono quelle frasi fatte oppure c’è un qualcosa di concreto che devi conoscere? La risposta è sì, c’è qualcosa di concreto che devi conoscere. Gestire bene il proprio tempo significa fare in modo di rendere al massimo, senza stancarsi troppo o, comunque, senza affaticare il tuo cervello o il tuo corpo e poi potresti pagarne le conseguenze successivamente.

Ad esempio, sapevi che per studiare è meglio prendersi una piccola pausa piuttosto che fare una sola tirata? Si rende di più facendo un break ogni tot tempo (che può essere un’ora o due ore, a seconda delle situazioni) piuttosto che studiare per 4 ore ininterrottamente.

Questo perché il cervello non ha energie infinite ed è come una batteria: più si scarica e meno rende. Lo ‘stop’ serve proprio per ricaricare, per tornare a com’era prima che cominciavi a studiare. Fai un parallelismo con il telefonino: quando è scarico, sembra che vada più lento. Ebbene, è lo stesso discorso del tuo cervello. Se sei stanco, impiegherai più tempo per imparare la materia o a non reggere conversazioni né con i tuoi colleghi né con il tuo capo, con conseguenze che puoi benissimo immaginare.

Evita le distrazioni (a modo tuo)

Attenzione a ciò che è scritto in parentesi, e ti spieghiamo perché

Ti sembra un suggerimento banale, in realtà non è proprio così poiché c’è una postilla scritta in parentesi. Per aumentare la propria concentrazione quel ‘(a modo tuo)’ è assolutamente fondamentale. Senza tanti fronzoli, ti spieghiamo tutto con un esempio.

Ci sono persone che riescono a lavorare con la musica ad alto volume nelle orecchie. È normale, ognuno è fatto a modo e ciascuno sceglie come svolgere al meglio il proprio lavoro. D’altro lato, però, c’è chi, invece, vuole una camera insonorizzata e non tollera nemmeno i brusii di sottofondo. Qual è la scelta migliore? Semplicemente non c’è, perché ogni persona è diversa dall’altra, ha diversi stili, diverse abitudini e, anche, diversi modi di pensare. Chi abita in campagna può essere abituato al silenzio e si concentra anche così mentre chi abita in città è abituato al frastuono dei clacson e, quindi, rumore per rumore desidera la musica.

Tu ti conosci meglio di chiunque altro, e sai come devi fare per concentrarti.

Il multitasking non esiste!

Questa è la nostra provocazione e ti spieghiamo perché l’abbiamo usata

Ormai ci hai fatto l’abitudine a leggere persone che riescono a fare più cose contemporaneamente. Che si vantano di portare a compimento, con la stessa forza, con la stessa energia, più progetti insieme. Oppure, di aprire tante finestre sul PC e lavorare su più siti. Ecco, forse non lo sanno in questo modo stanno semplicemente ‘dividendo’ le energie in campo e non stanno, in nessun lavoro, dando il massimo.

Non lo stiamo inventando noi, ma ci sono anche delle ricerche a dimostrarlo o autorevoli studiosi ad affermarlo, come Nick Chater, professore di scienza del comportamento alla britannica Warwick Business School. Anche efficacemente.com, portale italiano di estrema affidabilità, ha scritto delle ottime guide di approfondimento su questo discorso.

Cosa succede, in realtà, quando dobbiamo svolgere più compiti contemporaneamente? 

Semplicemente, come un zig zag, passiamo da un compito all’altro. Resettiamo quello che stavamo prima per concentrarci su ciò che stiamo facendo o che faremo. E, questo, incide molto sulla concentrazione. Quante volte, ad esempio, non sei riuscito a dare quella risposta giusta al capo che tanto odiavi o al collega di lavoro che ti aveva lanciato una frecciatina perché semplicemente stavi pensando ad altro? Ecco, questa è una delle prove che il multitasking non esiste. Anche perché, così come il lavoro in senso stretto, anche i rapporti interpersonali possono essere gestiti solo avendo la giusta concentrazione. Una concentrazione che, se da un lato è impossibile averla 24 ore al giorno tutti i giorni, almeno ne possiamo usufruirne quando ci serve.